
Scommettitori- Fuori dalle sale scommesse oppure direttamente dalla viva voce di un vostro amico vi è mai capitato di sentire delle frasi come “Me lo sentivo”, oppure ” Che sfortuna”, o ancora “Per una sola”? Sicuramente si.
Queste sono tutte frasi tipiche di quei scommettitori che nel 95% dei casi (quindi praticamente sempre) risultano perdenti. Ecco allora una breve lista delle scuse più comunemente usate dagli scommettitori quando perdono.
1-“Me la sentivo”
Questa è forse la più abusata. Sentirsi un risultato equivale a credere che possa uscire un numero su una ruota del lotto. Non vuol dire assolutamente nulla. Certo si può arrivare a pensare che una squadra vinca o meno magari per aver studiato delle statistiche o i numeri di quelle determinate compagini che scenderanno in campo, ma dichiarare di aver avuto una illuminazione e quindi aver deciso di puntare su una determinata squadra somiglia molto al sogno che ci si fa ogni tanto e ci porta in ricevitoria a giocarci qualche numero fortunato al lotto. Pura fantascienza.
2- “Per una sola”
Anche questa è una delle più belle. “Per una sola” su una schedina di 10 eventi è si una grande sfortuna ma una logica conseguenza dell’alta improbabilità che si riescano ad indovinare 10 eventi su 10. Basterebbe rileggersi il nostro approfondimento sull’Aggio dei bookmakers per capire che già riuscire ad indovinare una sola partita potrebbe essere una vera e propria impresa. Quindi più che una scusa una mezza ammissione di colpa.
3- “Partita truccata”
Molte volte lo scommettitore perdente accusa le squadre di aver truccato le partite per difendere una sua puntata e la sua inesorabile sconfitta. Tutte le volte che esce un risultato contrario al suo pronostico sarà pronto ad accusare chiunque, tranne sè stesso per aver deciso di giocare alla lotteria delle scommesse.
4- “La prossima volta non ci cascherò”
Una promessa questa che nel 99% delle volte non viene mantenuta. Lo scommettitore medio continuerà sempre, testardamente, a giocarsi le solite squadre sempre senza approfondire, senza studiare ma cercando l’occasione buona dopo tante sconfitte. Una vittoria che, pur arrivando, non pareggerà mai le tante perdite precedenti ma illuderà solo lo scommettitore di avere la meglio sul banco.
Ti riconosci in queste parole? Potrebbe essere arrivata l’ora di smettere di raccontarti scuse, potrebbe essere l’ora di fare della tua passione una vera professione: studio, analisi e strategia per diventare uno Sport Trader Professionista. Dove il tuo futuro non dipende dal caso, ma da te.